BUONA VISIONE A TUTTI E BUON ASCOLTO DI RCR RADIO CENTRO ROSETO.

 

L’ULTIMO GRANDE LETTORE

di Antonio Monaco

L’ultimo grande lettore di Roseto non c’è più. Se ne è andato nel silenzio di una stanza di ospedale. Nella solitudine imposta dai protocolli sanitari per contrastare la pandemia da Covid-19. Lorenzo Verna, 49 anni, si è congedato così, tra un alito di speranza contrapposto alla consapevolezza che quel suo ricovero nel nosocomio foggiano si sarebbe trasformato nell’ultimo viaggio di una vita il cui destino non è stato generoso. Lorenzo Verna meritava di vivere più a lungo, alla luce anche delle tante battaglie combattute e vinte per aver ragione delle malattie che lo avevano accompagnato fin dall’infanzia. Lorenzo, figlio e nipote di commercianti, era cresciuto tra il negozio del padre Domenico e quello dello zio Donato. Ma Lorenzo aveva conosciuto anche il mondo della fotografia e dello sviluppo fotografico. Come non ricordare la figura di suo padre Domenico che, oltre a gestire la storica merceria di piazza Umberto I, era un professionista della fotografia e fu anche un pioniere del mondo dei film. Infatti, negli anni Sessanta Domenico Verna, con una avveniristica macchina da presa Super 8, immortalò momenti di cronaca rosetana e le celebrazioni di alcuni matrimoni. Lorenzo nel tempo, dopo la morte dello zio e del padre, era diventato degno erede di quella tradizione familiare, sempre circondato dall’affetto della madre Maria e delle sorelle Anna Maria e Katia. Nelle vesti del commerciante aveva ottenuto la fiducia di tantissimi clienti che si rivolgevano a lui con la consapevolezza di trovare una persona educata e gentile dietro il banco, e tutto quanto gli necessitava in quel negozio ricco e assortito di mercanzie. Tuttavia, Lorenzo Verna coniugava il suo lavoro con la passione della lettura. Ecco perché non è azzardato ricordarlo come l’ultimo grande lettore di Roseto. Sin da bambino aveva avuto un’attrazione irrefrenabile per i libri, ma soprattutto per i fumetti, primo fra tutti Tex Willer, il ranger del Texas, creato dall’estro di Sergio Bonelli e dalla matita di Galep (Aurelio Galeppini). Lo storico fumetto italiano, l’eroe del West che, in un certo qual modo aveva ispirato anche Sergio Leone, ha fatto da sfondo nella breve vita di Lorenzo Verna. Ogni mese correva in edicola per acquistare il nuovo numero, la nuova avventura di Tex. Anche la storia lo appassionava. Nel tempo era diventato un profondo conoscitore della tragedia della Grande Guerra. Aveva una memoria da elefante: ricordava date, nomi e particolari di quel conflitto che si consumò tra il 1915 e il 1918 e che provocò la morte di oltre 20 milioni di persone. Tra le sue passioni anche il calcio e il ciclismo. Tutto lo sport in genere lo appassionava. Leggeva Lorenzo. Divorava libri, giornali, fumetti ed era anche un discreto cinefilo. In fila longobarda era solito dire quando entrava nell’edicola. Una sorta di parola d’ordine mutuata da uno dei suoi film preferiti: Brancaleone alle Crociate, uno dei capolavori del regista Mario Monicelli. Scrivere che soffriremo la sua assenza è poco. Lorenzo ci mancherà per il suo sapere, lui che aveva viaggiato e conosciuto il mondo attraverso le pagine dei libri e dei suoi amatissimi fumetti. Avrebbe potuto insegnare tante cose alle nuove generazioni. Il suo cuore generoso ha voluto che si fermasse in questo inizio estate del 2020, dopo mesi trascorsi nell’incertezza e nella paura provocate dal Coronavirus. Per settimane abbiamo detto andrà tutto bene, ma la verità è che dopo il virus saremo noi a dover scegliere come e se cambiare le nostre vite. E Lorenzo non voleva far altro che tornare nella sua casa e riprendere a leggere e sognare. Il suo eroe, il leggendario Tex Willer, direbbe: Che il tuo corpo riposi nelle verdi praterie e il tuo spirito aleggi nell’infinito cielo azzurro del West.